Il Progetto dell’anello ferroviario di Palermo

Progetto Anello Ferroviario Palermo
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Come abbiamo visto nei precedenti articoli si avviano verso la conclusione i lavori del primo lotto di chiusura dell’anello ferroviario di Palermo.

Il progetto dell’anello ferroviario è stato suddiviso infatti secondo due lotti funzionali:

  1. Primo lotto funzionale: compreso tra l’esistente Fermata Giachery e la futura Stazione Politeama, interamente previsto in galleria artificiale ed oggetto dei lavori in corso di ultimazione;
  2. Secondo lotto funzionale: compreso tra la Stazione Politeama e la Stazione Notarbartolo, che verrà realizzato interamente in galleria naturale i cui lavori aggiudicati da poco.

Il progetto del primo lotto funzionale prevede, a parziale completamento dell’anello ferroviario in parte già esistente (Palermo Notarbartolo-Giachery), la realizzazione di una nuova linea ferroviaria in galleria, dalla esistente Fermata Giachery fino alla Stazione Politeama, per uno sviluppo pari a 1637 m ed attraversa l’area urbana di Palermo compresa tra i quartieri Dante, Libertà-Politeama e Sampolo-Ucciardone.

Gli interventi previsti riguardano il prolungamento dell’attuale binario dell’anello ferroviario esistente, fino alla Stazione Politeama (prevista con due binari di attestamento) servendo la zona del porto con una fermata intermedia (Fermata Porto).

La realizzazione, nel tratto di linea esistente tra Notarbartolo e Fiera, della fermata Libertà.

L’aggiunta di altri 3 km di binari ai 4 già esistenti prevede la realizzazione delle ulteriori fermate:

  • Porto, in corso di ultimazione, con la sostituzione (in galleria) della soppressa ad uso ferroviario stazione di Palermo Marittima, realizzando la fermata in via Crispi altezza varco Santa Lucia;
  • Politeama, in corso di ultimazione, in corrispondenza di Piazza Castelnuovo (chiamata Piazza Politeama);
  • Libertà, in corso di allestimento, tra le stazioni di Notarbartolo e Imperatore Federico nella Galleria Ranchibile, situata all’incrocio tra Via Sicilia e Viale Lazio (da non confondere con i lavori in corso in Viale delle Alpi, li è una fermata del passante ferroviario).

A cantieri definitivamente terminati di questo primo lotto in tutte le zone interessate, la tratta risulterà composto da sette fermate complessive.

Cartellone lavori in corso anello ferroviario palermo

Il tracciato

Il tracciato dell’anello ferroviario si sviluppa secondo un percorso ad “L” che, a partire dall’attuale Fermata Giachery, procede parallelamente a via Crispi ed in corrispondenza dell’area portuale, dove è prevista la realizzazione della Fermata Porto.

Prosegue con un’ampia curva a destra, immettendosi sull’asse via Emerico Amari correndo parallelamente ad edifici di grande pregio tra cui il Teatro Politeama arrivando a Piazza Castelnuovo (Politeama) in un camerone a due binari, al di sotto della omonima Piazza.

Infine, lungo il percorso dell’attuale tratta in esercizio (Notarbartolo-Giachery) nel tratto compreso tra la Stazione Notarbartolo e la Fermata Imperatore Federico, è stata realizzata, la Fermata Libertà, mediante allargamento della galleria esistente e realizzazione delle relative strutture di accesso.

Stazioni e fermate

Nell’ambito della linea, il progetto prevede la realizzazione di una nuova fermata sulla tratta attuale, denominata “Libertà” e due fermate/stazioni sulla tratta di futura realizzazione denominate “Porto” e “Politeama”.

Fermata Libertà

Situata lungo l’asse stradale di viale Lazio si inserisce nell’esistente tratta interrata che attualmente collega la stazione di Notarbartolo alla fermata Imperatore Federico dal km 1+386 al km 1+480.50.

La fermata, di tipo interrato, a semplice binario e a singola banchina, verrà realizzata al di sotto della sede stradale in galleria artificiale. L’accesso della fermata sarà tra viale Lazio e via Sicilia.

La fermata è organizzata su 3 livelli: piano campagna, piano mezzanino e piano banchina.

fermata libertà anello ferroviario palermo

Sono previsti percorsi tattili per garantire ai disabili visivi una facile accessibilità e fruizione dell’infrastruttura, attraverso la scala fissa e l’ascensore.

La Fermata ha una pianta irregolare ed è costituita da due zone: una parte fruibile dall’utenza e l’altra destinata ai locali tecnici.

L’ingresso per l’utenza alla fermata è consentito su viale Lazio da una scala fissa, da una mobile e da un ascensore, mentre su via Sicilia è presente una scala per l’accesso ai locali tecnici.

fermata libertà

Fermata Porto

Situata lungo l’asse di via Crispi in adiacenza all’area del porto marittimo si inserisce nella nuova tratta che prolungherà l’attuale linea dalla fermata Giachery dal km 4+170 al km 4+260.

La zona in cui sorge la nuova fermata Porto si trova in area portuale adiacente al varco in asse al molo Santa Lucia. La fermata, di tipo interrato, a semplice binario e a singola banchina, verrà realizzata al di sotto del piano campagna in galleria artificiale.

fermata porto anello ferroviario palermo

Lo sbarco del nucleo di accesso è stato localizzato su via Crispi, in un’area adibita a parcheggio.

Gli accessi alla fermata sono quindi immediatamente fruibili.

La posizione della fermata infatti, consente di accedere rapidamente all’area del porto, al fine di favorire l’interscambio passeggeri tra le due modalità di trasporto.

Al piano campagna sono ubicati i nuclei di accesso verticale, caratterizzati dai volumi del corpo ascensore e della pensilina di copertura delle scale fisse.

fermata porto

Fermata Politeama

La stazione Politeama è situata tra P.zza Castelnuovo e P.zza Ruggero Settimo ed insiste sulla nuova tratta di completamento dal km 5+000 al km 5+258.

La stazione ha una pianta irregolare e consiste di due elevazioni interrate, oltre alla copertura del corpo stazione sulla quale grava il piano stradale.

L’ingresso ai piani è consentito da due rampe di collegamento.

La piazza è situata nel centro della città. La presenza di edifici e monumenti di notevole importanza storica ne accentuano il ruolo di nodo all’interno del tessuto urbano.

fermata politema anello ferroviario palermo

L’area della piazza è occupata da una vasta zona pedonale.

La stazione, di tipo interrato a doppio binario con banchina centrale a isola, prevede gli sbarchi dei nuclei di accesso saranno lungo il marciapiede di via della Libertà e di Piazza Castelnuovo (lato Via XX Settembre).

La stazione è organizzata su tre livelli: piano campagna, piano mezzanino e piano banchine.

Al piano campagna sono ubicati i nuclei di accesso verticale, al piano mezzanino sono ubicati locali tecnici, al piano banchina è ubicato il marciapiede ad isola per l’imbarco/sbarco dei passeggeri dai convogli.

fermata politema

Esercizio ferroviario

Dal progetto si legge:

Le ipotesi poste alla base dell’esercizio sono le seguenti:

  • Materiale rotabile: treno tipo MINUETTO. Lunghezza convoglio circa 52 metri e con capacità complessiva di 345 passeggeri;
  • Velocità massima di percorrenza di 70 Km/h Nel tratto Giachery – Porto a causa dei limiti di tracciato (raggio di curvatura) la velocità massima è di 60 Km/h

La fase funzionale intermedia con servizio tra Notarbartolo e Politeama prevede il servizio tra le stazioni di attestamento di Notarbartolo e Politeama prevedendo l’incrocio dei treni nella stazione intermedia di Fiera e la fermata a Libertà, Imp. Federico, Giachery e Porto.

La frequenza di seguito descritta è quella riportata nel progetto che potrà differire nelle tempistiche e nella frequenza, essa infatti è legata al contratto di servizio Trenitalia-Regione:

Per aumentare la frequenza del servizio e ridurre la probabilità di ritardi non riassorbili si è considerata la possibilità di effettuare nella stazione di Fiera gli arrivi contemporanei particolarmente vantaggiosi data la distanza tra le attuali punte scambi.

Il diagramma orario è stato così impostato:

  • ora di punta 1 treno/ ogni 15’ per senso di marcia- freq 4 treni/1 h;
  • tempo di sosta per ogni fermata di 45”

Dopo circa 10 anni dall’avvio effettivo dei lavori, si apprestano a chiudere i cantieri del primo lotto di questa importante opera. Ricordiamo e sappiamo tutti che ci sono stati numerosi disagi che hanno arrecato danno ai residenti, commercianti e cittadini della zona, con conseguenze economiche importanti.

Solo dopo il passaggio dalla Tecnis alla D’Agostino Costruzioni, si è avuta un’accelerazione nei lavori.

esercizio ferroviario

Fine dei lavori e apertura al pubblico

I disagi dei cittadini durante le opere pubbliche devono essere un monito per l’amministrazione comunale, che dovrebbe monitorare attentamente tali lavori, informare preventivamente i cittadini e pianificare le attività per ridurre al minimo gli impatti.

Come si legge nel tabellone lavori a Marzo 2024 terminano le opere di ingegneria civile.

Successivamente nei mesi a seguire si realizzeranno le opere di attrezzaggio della linea (installazione binari, linea elettrificata, scambi ecc..) e in seguito si procederà alle prove in linea e al collaudo ed apertura al pubblico.

L’inaugurazione potrebbe avvenire se non ci sono intoppi entro fine 2024 più probabilmente inizio 2025.

Con la conclusione dei lavori della nuova linea ferroviaria, ci auguriamo che sia finalmente l’anno in cui lasceremo l’auto a casa per andare in centro con il treno.

Nella stesura del seguente articolo è stata consultata la seguente bibliografia:

“Anello Ferroviario – Sistema Integrato del Trasporto Pubblico di Massa”. Sito istituzionale del Comune di Palermo. Consultato il 28 dicembre 2023.

https://www.comune.palermo.it/grandi-opere-anello.php

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18 Thoughts to “Il Progetto dell’anello ferroviario di Palermo”

  1. Di Santo Adelaide

    La manutenzione delle strade e dei marciapiedi va fatta in tutta Palermo, io abito vicino la Fiera del Mediterraneo e sia le strde che i marciapiedi so o ridotti veramente in pessime condizioni io sono caduta 2 anni fa e purtroppo mi è stata respinta la denuncia per mancanza di testimoni, io però sono rimasta con la mano in condizioni non più come prima quindi esigo che le strade e i marciapiedi vengano rifatti grazie signor sindaco La Galla

  2. Ciccio

    Lasciare le auto a casa per andare in centro con l’auto??
    Come se si trattasse di una vera e propria metropolitana..
    Non hanno idea di cosa significa muoversi con la metro con tempi di attesa di pochissimi minuti e con destinazione in ogni punto della città. Questo trenino risolverà ben poco. A Palermo ciò che servirebbe davvero è la metro leggera. Quella sì che risolverebbe qualcosa.
    Ma il palermitano si accontenta anche del trenino ogni 15/30 minuti che chiamerà metropolitana…

  3. punteruolorosso

    @ciccio, è davvero così

  4. FF

    Ecco perché l’unica alternativa sul breve-medio periodo sono il finanziamento del passante ferroviario per 8 corse/h a conclusione dei lavori a Lazio-Lolli e il completamento della rete tranviaria. Mi raccomando, ho specificato breve-medio periodo proprio perché la MAL fa parte di un sistema integrato ma con un po’ di onestà intellettuale si riconosce che tra iter e cantieri la cosa è lunga: ecco perché quanti si sono opposti alla linea A del tram non li capisco, con Lagalla che di recente ha rimarcato la bufala delle catenarie in via Roma e questo non è ammissibile dopo un anno e mezzo, a meno che non venga fatto in mala fede

  5. vicchio65

    Non capisco il perchè di questo articolo, in quanto non trovo novità od informazioni nuove. Ho visto che Mobilita non è l’unico che lo riporta, ma, ripeto, che c’è di nuovo?!?!
    Nel merito, ne abbiamo già discusso a lungo: il progetto è datato (ma è il solito problema delle incompiute), sarebbe stato meglio allungarlo fino alla stazione centrale (ma il costo delle linee aggiuntive sarebbe stato tale che non si sarebbe mai realizzato), è corto e poco servito (ma molti tratti della stessa Union Loop di Chicago sono più brevi ed hanno una frequenza di circa 15 minuti)…
    Il progetto generale (che è sempre quello del Sistema Integrato del Trasporto Pubblico di Massa del 2018) ha una visione complessiva della mobilità, compresa la famosa MAL (che nessuno ha messo da parte e nessuno ha ripreso) che ha un suo perchè (e, peraltro, è l’unica esistente!)
    Da qualche parte avevo visto che “tecnicamente” era possibile garantire una frequenza di 7 minuti, la qual cosa sarebbe ottima; certo, sarebbe necessario “crederci” e non sembra che neanche gli attuali ammministratori regionali siano così attenti.
    Non è una metropolitana, ma è un mezzo che può garantire orari affidabili e velocità: a Milano e Roma sostituisce egregiamente le zone non gestite dalla metro.

  6. Ciro

    Non sono ancora riuscito a capire se l’anello ferroviario è/o sarà a singolo binario, e quindi ad un unico senso di marcia o a doppio binario e quindi con treni che faranno andata e ritorno su tutta la tratta. Leggendo tutti gli articoli in merito si parla di singolo binario tra Notarbartolo e porto e a doppio binario tra porto e Politeama. Qualcuno sa qualcosa in merito?

  7. punteruolorosso

    @ciro, sarà a singolo binario e monodirezionale verso destra. servirà a raggiungere notarbartolo più facilmente dalla zona porto o dalla zona politeama.
    anch’io l’avrei prolungato verso la stazione centrale, ma che lo diciamo ancora a fare? l’anello ha senso, come dice vicchio65, solo se inserito dentro a un sistema in cui ci sono anche il tram (soprattutto la linea a), il passante e la metro leggera automatica. ma se si vede nel dettaglio, la linea a l’hanno rimandata a data da destinarsi. le frequenze del passante rimarranno invariate per molto tempo (due o un solo treno all’ora) e quelle dell’anello non sono state neanche indicate. e la metro leggera automatica è scomparsa dalle agende, alla faccia di chi diceva che se non si faceva la linea a del tram, si sarebbe fatta la metro. in questo tipo di situzione, capisci da solo che l’anello ferroviario è un’opera destinata a cambiare ben poco dell’attuale offerta trasportistica in città.

  8. Anonimo

    Buongiorno le strade di palermo fanno schifo sono mangiate di surci i pirtusu nn sono normali vergogna,sindaco e amministrazione, itivi a ghiccare una gatta morta na facci.

  9. FF

    @punteruolorosso e non dimentichiamo i parcheggi di interscambio dei quali Maurizio Carta non ha più ripresentato i singoli bandi di gara. Ricordo che furono pubblicati a Dicembre ’22, andati deserti a Marzo ’23 e subito si disse che sarebbero stati ripresentati singolarmente e non come pacchetto: non è stato fatto.

  10. punteruolorosso

    @ff, in particolare quello di piazzale ungheria, che dovrebbe essere multipiano. all’ultimo incontro con il comitato residenti, il prof.carta aveva detto che, a causa di problemi di staticità che potrebbero venir fuori dalle indagini preliminari, stanno già pensando a delle buche profonde in cui calare le macchine con una specie di ascensore. non ho mai visto una cosa del genere, forse esiste a tokyo, ma mi sembra si stia solo perdendo tempo. del resto, la riqualificazione di piazzale ungheria non può avvenire se non interrando il parcheggio e raddoppiandone la disponibilità. al momento, è il caos.
    del resto, la mia idea sarebbe quella di far cominciare la ztl a piazza croci e fare lì il parcheggio multipiano. a quel punto si potrebbe lasciare quello di piazzale ungheria per i soli residenti, riqualificando l’intero portico.

  11. FF

    Ciò non giustifica il ritardo per gli altri sette (vado a memoria) parcheggi. Siamo d’accordo che la ZTL vada estesa, iniziando idealmente dove dici tu: io stesso quando vado in centro evito mille giri e parcheggio lì andando a piedi, considerato che il passante non mi permetterebbe di tornare al ritorno la sera il weekend e che anche quando raggiungere Lolli significa rischiare una serie di scippi in quel breve tratto di via Dante totalmente al buio.

  12. StreetSurvivor

    Io non so in che città vivete voi ma leggo cose assurde come fossimo in una grande capitale europea. La ZTL si può allargare solo nel momento in cui ai confini arriva un mezzo pubblico efficiente quindi fin quando non sarà fatta la linea A, sarebbe da pazzi estendere la ZTL a piazza Croci, pure in presenza di un mega parcheggio interrato. Piazzale Ungheria? Considerato che si tratta di una piazza asfaltata su cui insistono praticamente solo uffici, si potrebbe benissimo fare un parcheggio coperto in altezza, magari solo piano terra e primo piano, con strutture metalliche tipo aeroporti e si raddoppierebbero i posti con una spesa tutto sommato bassa rispetto ad un progetto interrato che sembra già poter dare problemi.
    capisco che a molti lettori queste idee possano sembrare anacronistiche ma a forza di progettare cose irrealizzabili, non si fa mai nulla…

  13. FF

    Stai dicendo semplicemente le stesse cose dette da me e punteruolorosso cioè ZTL estesa col parcheggio e col tram. Infatti ci lamentiamo perché non vengono presentati i bandi dei primi e perché Lagalla racconta ancora minchiate su fantomatiche catenarie della linea A e per questo messa in standby quando è il futuro asse centrale del TPL.

  14. punteruolorosso

    @streetsurvivor, piano terra e primo piano a piazzale ungheria? sarebbe una pazzia. un corpo rialzato rispetto ai portici, che verrebbero murati sul lato del piazzale, e il grattacielo ne risulterebbe mortificato. l’intero piazzale/grattacielo è opera dell’architetto razionalista carlo broggi, ci sono esempi simili in altre città italiane, è stato un modulo urbanistico in voga a fine anni ’50 in tutta italia. se guardi le vecchie foto del piazzale ungheria (prima che diventasse lo schifo ch è adesso), ti accorgerai della sua straordinaria modernità.
    e poi a piazzale ungheria ci abitano anche un sacco di persone, non ci sono solo uffici.
    sarebbe bello interrare il parcheggio e in superficie fare una lunga vasca con una fontana. una cosa semplice e squadrata, nello stile del piazzale.
    a proposito di parcheggi rialzati, guardate lo schifo che è stato fatto al tribunale con la distruzione della scalinata del palazzo di giustizia, un corpo unico e armonico sostituito da un insieme di elementi architettonici mal legati fra loro: un parterre con delle rampe, un’inutile area archeologica che sembra il pozzo luce di un casermone, un’ulteriore cancellata, gabbiotti, ascensore e un ulivo rinsecchito (gli aranci che stanno sotto sono anch’essi rinsecchiti). capisco che il palazzo di giustizia non è il louvre, ma chiunque metta mano a un luogo pubblico deve prima cercare di capirlo. quella scalinata si vede in alcuni famosi video in cui alcuni famosi eroi dell’antimafia, arrivati con le loro auto, salivano di corsa per quegli scalini, dritti verso la gloria.

  15. vicchio65

    E’ proprio vero che il bello è personale… Kan ci ha fatto un trattato (Analitica del bello, in Critica del giudizio) 🙂 :-). Per me il grattacielo INA è una “casa popolare portata alle stelle”, come ha detto qualcuno, mentre Piazza Orlando è un esperimento interessante…ma è bene così!
    Piazzale Ungheria “dovrebbe” (condizionale moltoassaidipiù necessario!) diventare una zona pedonale con panchine, aiuole e fontane, con sotto il parcheggio interrato, se solo qualcuno si sbriga a ripresentare il bando.
    Mi sembra che sia previsto il sistema “ad ascensori”, che non è niente di fantascientifico, per non rubare spazio (certo, se gli ascensori vengono manutenuti meglio di quelli sulla circonvallazione, sennò è un casino!!!).
    Certo, non si parla di un primo piano rialzato, che sarebbe devastante!
    Non ci dovrebbero essere problemi per gli scavi, anche se nel 2020 per la costruzione di un parcheggio privato poi si affumò tutto (si vedono ancora i resti nella cosiddetta piazzetta pasqualino), ma il progetto è diverso. E credo anche che nel 2020 siano stati chiariti anche i problemi sulla “proprietà” della piazza (ancora presenti, a quanto risulta, per i famosi portici).

  16. Impavido

    @StreetSurvivor
    “…come fossimo in una grande capitale europea”.
    Non ho capito. La Sicilia ha ottenuto l’indipendenza e non fa più parte dell’Unione Europea? Oppure Palermo è stata spostata nel sud-est asiatico?
    Davvero, sarà un mio limite, ma non riesco a capire questo suo pensiero.
    Un conto è evitare lo sperpero in opere inutili, un altro è ridurre il dibattito in “tanto siamo a Palermo!”
    Su questa linea, blog come questo non potrebbero esistere nemmeno.
    Ma poi scusi, di quale opera fantascientifica si stava parlando?
    E ancora: per l’ennesima volta si citano le grandi capitali europee e le si prendono a confronto (come se Palermo avesse un peso storico e culturale minore di quello di Berlino, Milano o qualsiasi altra città d’Europa) e non ci si accorge che opere ben più costose e lungimiranti vengono progettare, commissionate, costruite e pagate in città, italiane e non, europee e non, ben più piccole e meno congestionate.
    Poi, volendo entrare nella questione specifica, io rivaluterei l’originale vocazione commerciale del piazzale, abolendo il parcheggio a raso e trasformando l’area in una sorta di galleria.
    Il parcheggio, se proprio non si può interrare, che non si faccia affatto!
    Un ulteriore incentivo ad usare la macchina per le gite fuori porta.

    @punteruolorosso
    In realtà non è necessario arrivare a Tokyo per trovare un parcheggio interrato automatizzato.
    Il progetto è abbastanza datato.
    Ne fu realizzato uno a Roma, connesso alla fermata della metropolitana Cornelia, con i lavori per il giubileo del 2000. Salvo poi dismetterlo a causa degli elevati costi di gestione e manutenzione.
    Ecco, lo studio di fattibilità di un progetto di questo tipo dovrebbe tener conto anche dei costi spalmati nel tempo.

  17. Alaimodalentini

    Ottimo commento Impavido ; anch’io non sopporto esclamazioni come ” vabbe’ ma qua’ siamo a Palermo|||” perche’ è come se dicessero ma qui siamo in Africa| E’ vero che bisogna lasciar perdere i progetti davvero utopistici ma La nostra città è pur sempre la quinta metropoli italiana e si vede scavalcata in molti progetti utili da tante cittadine Italiane ( lasciamo perdere per il momento l’ Europa ) grandi come Trapani o Marsala sparse un po per tutto il centro-nord

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